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La decima pontificia istituita da papa Gregorio X nel secondo Concilio di Lione (1274) rappresentò un momento chiave nella centralizzazione fiscale della Chiesa di Roma. Introdotta per finanziare una crociata mai avviata, si distinse per la durata sessennale, l'organizzazione capillare e l'estensione geografica a tutto il mondo cristiano. Nonostante la sua rilevanza storiografica, le fonti relative alla
collectoria dell'Italia meridionale - escluse Calabria e Sicilia - restano in gran parte inedite. Il presente contributo intende colmare questa lacuna attraverso la pubblicazione e l'analisi della
ratio generale del vescovo collettore Pietro da Ferentino, ricostruendo modalità di riscossione, spese, ruolo della Camera Apostolica e coinvolgimento delle grandi compagnie mercantili del periodo.
Decima, Gregorio X, Camera Apostolica, Regno di Sicilia, contabilità
The pontifical tithe established by Pope Gregory X at the Second Council of Lyons (1274) represented a key moment in the fiscal centralisation of the Church of Rome. Introduced to finance a crusade that was never undertaken, it stood out for its six-year duration, the capillary organisation, and its geographical extension across the entire Christian world. Despite its historiographical significance, sources relating to the
collectoria of Southern Italy - excluding Calabria and Sicily - remain largely unpublished. The present contribution intends to fill this gap through the publication and analysis of the general
ratio of the bishop collector Pietro da Ferentino, reconstructing the methods of collection, expenses incurred, the role of the Apostolic Chamber, and the involvement of the major mercantile companies of the period.
Tithe, Gregorio X, Apostolic Chamber, Kingdom of Sicily, record-keeping