[pp. 123-134]
Il saggio suggerisce un ripensamento delle politiche per il Mezzogiorno d'Italia alla luce delle potenzialità offerte dall'economia sociale e dal capitale sociale, in risposta a problemi strutturali aggravati dalla persistente presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso. In esso si sostiene che un modello di sviluppo inclusivo, etico e partecipativo, fondato su pratiche bottom-up e sulla valorizzazione per fini sociali e istituzionali dei beni confiscati, possa contrastare l'economia criminale promuovendo legalità, occupazione e sviluppo sostenibile nel lungo periodo.
Economia sociale, capitale sociale, Mezzogiorno, beni confiscati, criminalità organizzata
The essay suggests rethinking policies for the Italian Mezzogiorno considering the potential offered by the social economy and social capital, in response to structural problems exacerbated by the persistent presence of mafia-style organized crime. It argues that an inclusive, ethical, and participatory development model, based on bottom-up practices and the valorization of confiscated assets for social and institutional purposes, can counter the criminal economy by promoting legality, employment, and long-term sustainable development.
Social economy, social capital, Mezzogiorno, confiscated assets, organized crime